Pandolce genovese basso

Il pandolce genovese è un dolce della tradizione ligure che si mangia soprattutto a Natale ma si trova in vendita tutto l’anno.
Esiste in 2 versioni: il pandolce “alto” che contiene lievito di birra e in versione “basso” a base di polvere lievitante per dolci. Naturalmente la seconda versione è molto veloce da preparare in quanto non ci sono tempi di lievitazione da rispettare.
Ovviamente quello tradizionale, cioè il vero pandolce genovese, è ricco di burro e zucchero ma mi sono messa all’opera per crearne una versione vegan. L’ho presentato durante uno showcooking che ho tenuto da NatuaraSì e deve dire che è piaciuto molto.
Pubblico la ricetta per poterla condividere anche con chi non ha potuto partecipare all’evento, è facile da preparare e vi darà grandi soddisfazioni.
Ps: non ho messo i canditi per un gusto personale ma se a voi piacciono…



Ingredienti:

250 gr di farina monococco
250 gr di farina di farro (o 500 gr di farina di farro se non trovate la monococco)
200 gr di malto di riso
100 gr di olio di mais
100 gr di uvetta
50 gr di pinoli
50 gr di nocciole
50 gr di mandorle
4 albicocche secche
10 gr di polvere lievitante per dolci a base di cremor tartaro
Succo di mela

Procedimento:

In una ciotola mettere le parti liquide (cioè l’olio e il malto) e con una frusta amalgamarle al fine di creare un’emulsione. In un altro recipiente mettere la farina a fontana, al centro versarvi il composto liquido, aggiungere la frutta secca e il lievito. Mescolare con un cucchiaio di legno e versare succo di mela qb al fine di formare una palla morbida ma compatta. Dividere in 2 parti ottenendo così 2 pandolci, inciderli sulla superficie e infornare a 180 per 40 minuti.

Minestra di avena e borlotti

Spesso le persone credono che per seguire un’alimentazione naturale occorra trascorrere tante ore in cucina. In realtà non è proprio così… Certo, le verdure vanno lavate e i cereali e i legumi devono essere cotti a lungo ma basta organizzarsi e pianificare i pasti.
Oggi sono stata fuori casa tutto il giorno per seguire un corso di formazione e, sapendo di tornare a casa verso le 18.00-18.30, mi sono organizzata così.. Stamattina ho messo a bagno avena e borlotti e stasera, al rientro, ho preparato la minestra. Alle 20.00 la cena era pronta. Tempo dedicato alla cucina? Pochissimo… e ho consumato una buonissima zuppa a base di cereali e legumi. Calda, appagante, nutriente, saziante e ricca di sostanze benefiche per la salute.



Ingredienti:

1 bicchiere di avena integrale
1 bicchiere di borlotti secchi
2 carote
1 gambo di sedano
1 porro
Qualche pezzo di zucca
1 finocchio
Qualche foglia di cavolo nero
2 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
Un piccolo pezzo di alga kombu
Brodo vegetale
Shoyu

Procedimento:

Tenere a bagno per almeno 12 ore l’avena e i borlotti, poi risciacquarli a lungo sotto l’acqua fresca. In una pentola mettere le verdure tagliate a pezzi non troppo grandi, l’avena, i borlotti, la kombu, le erbe aromatiche e coprire con brodo vegetale. Lasciar cuocere per 1 ora abbondante e servire con un filo di olio e shoyu.